Lo spopolamento e l’abbandono dei piccoli paesi dell’interno è un problema che ha storicamente interessato la montagna e le colline italiane. Lo svuotamento dei luoghi interni ha conseguenze rilevanti a vario livello: antropologico, geologico, sociale, economico. Crea un vuoto di memorie e di rapporti. In Lazio, dove ben 252 su 378 sono piccoli comuni, solo il 7,57% della popolazione della Regione (446.251 abitanti in totale) vive fuori dai centri urbani.
Negli ultimi anni, però, questo fenomeno epocale ha visto un’inversione di tenedenza: sono sempre di più, infatti, gli uomini e le donne che scelgono di non abbandonare le proprie radici. A voler restare e tornare non sono tanto i vecchi in cerca di un luogo dove morire, ma i giovani che cercano un posto dove creare nuova vita. Proprio i giovani, infatti, sentono che questi piccoli paesi possono essere il luogo dove sviluppare opportunità nuove, altri modelli e stili di vita: secondo i dati di Unioncamere e Coldiretti, il numero di giovani che sceglie il ritorno alla terra è in costante crescita, il 2018 ha infatti registrato un incremento intorno al + 7%. Ma, come sostenuto dall’antropologo Vito Teti, “’etica della restanza” è una scommessa, una disponibilità a mettersi in gioco, da cui rinascono nuove energie: restare non ha che fare con la conservazione, ma richiede la capacità di mettere in relazione passato e presente, di riscattare forme e modi di vita scartati dalla modernità rendendoli di nuovo attuali. Restare significa riscoprire la bellezza della “sosta”, della “lentezza”, del silenzio, ma anche provare a costruire il futuro partendo dalla tradizione e sperimentando nuovi modelli di sviluppo basati sulla green society e sulla green economy.
Il mio progetto in progress I giorni della restanza parte dai borghi del Lazio per raccontare le vite di chi ha scelto di tornare o di restare, ristabilendo un nuovo patto con la terra e gli animali, rivalutando gli antichi saperi e sentieri e trovando un nuovo modo di declinare l’umanità: guardare indietro andando avanti con coraggio.